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Si CT 071: Grotta di Aci

Si CT 071: Grotta di Aci
 

Sinonimi:  
Comune:  Randazzo
Località:  Sciara del Follone
I.G.M.:  262 III NO M. Etna Nord (1969)
Latitudine N:  37° 48' 10"
Longitudine W:  14° 59' 25"
U.T.M.:  
Quota:  2125
G.P.S. (geo):  
G.P.S. (utm):  
Sviluppo:  515
Dislivello:  80
Idrologia:  Stillicidio, accumulo di neve
Percorribilità:  Buona
Andamento:  Orizzontale con pozzi
Terreno:  Lave del 1614-24



Itinerario:  Da Linguaglossa si percorre la carrozzabile che conduce a Piano Provenzana. Giunti al Rifugio Brunek, si imbocca in direzione ovest una carrareccia che, attraversato il villaggio turistico Mareneve, conduce alla caserma Pitarrone. Superata la caserma si procede in direzione ovest per cinquecento metri sino ad una sbarra che non permette il transito alle autovetture (Circuito altomontano etneo). Superata la sbarra si percorre la carrareccia per circa sei chilometri sino ad un bivio sito nei pressi della Grotta dei Lamponi (segnata sulle carte). Qui un segnale turistico indica il sentiero per la Grotta del Gelo (segnata sulle carte) che va percorso per tre chilometri e mezzo. Pochi metri a monte del sentiero, un chilometro prima della Grotta del Gelo, si apre l'ingresso inferiore della cavità, orientato a nordovest. E' necessaria una scaletta di quindici metri.

Descrizione:  Trattasi di una imponente galleria di scorrimento cui si può accedere da cinque diverse aperture nella volta situate lungo il suo sviluppo. L'ingresso più a monte è situato nell'ampia sala terminale interessata da numerosi crolli. La parte più a valle della cavità è costituita da un intreccio di gallerie intercomunicanti situate a più livelli. La cavità è lunga poco più di mezzo chilometro e larga sempre oltre due metri. La volta, ad eccezione di un breve tratto sito a metà, è sempre alta più di due metri. Il pavimento è costituito da tratti di lava scoriacea e da tratti di lava a superficie unita. Dove la galleria raggiunge la maggior ampiezza si notano grossi massi crollati dalla volta. Lungo le pareti e sulla volta si osservano in vari punti fenomeni di rifusione; rari sono i rotoli di lava. Si notano invece, in più punti, delle grosse lingue di lava compatta e ben levigata che si elevano rispetto al normale piano di calpestio. In corrispondenza degli ingressi si trovano abbondanti felci e muschi.

Bibliografia:  Brunelli F., Scammacca B.,1975; Barone N., Priolo A., Priolo G., Sanfilippo G., Scammacca B., 1994

Iconografia: