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Si CT 003: Grotta delle Palombe

Si CT 003: Grotta delle Palombe
 

Sinonimi:  
Comune:  Nicolosi
Località:  Monti Rossi
I.G.M.:  270 IV NO Belpasso (1971)
Latitudine N:  37° 37' 21"
Longitudine W:  15° 00' 22"
U.T.M.:  
Quota:  830
G.P.S. (geo):  
G.P.S. (utm):  
Sviluppo:  
Dislivello:  
Idrologia:  Stillicidio
Percorribilità:  Buona
Andamento:  Orizzontale con pozzi
Terreno:  Lave del 1669



Itinerario:  Dalla carrozzabile Nicolosi-Rifugio Sapienza, a q 883 si diparte una carrareccia (rappresentata sulla carta) che costeggia il versante nord dei M.Rossi e si biforca dopo 400 m. Il ramo nord, a 300 m dalla biforcazione, passa accanto ad un piccolo cono secondario dell'eruzione del 1669, nel cui cratere trovasi l'ingresso della grotta.

Descrizione:  Un pozzo profondo 8 m dà accesso ad una prima sala delle dimensioni di 5 m per 15. In fondo a questa sala si trova un pozzo profondo 3 m che conduce ad un cunicolo in forte pendenza lungo 15 m che termina in una sala più piccola della precedente sovrastante un pozzo profondo 17 m. Dalla base di questo pozzo si segue la frattura eruttiva per circa 60 m in direzione sud. Questa è ben conservata in alcuni tratti e presenta sulle pareti un rivestimento uniforme di lava, formatosi durante l'eruzione. Altrove le pareti della frattura sono crollate ed il materiale che si trovava dietro di esse è franato all'interno della cavità in caotici ammassi di grossi blocchi oppure in cumoli di pietrame minuto. In seguito a questi fenomeni la cavità presenta diversi allargamenti. Si prosegue attraverso un passaggio situato a 6 m di altezza, raggiungibile con una scaletta che si può fissare ad uno spuntone roccioso. Attraverso questa apertura si perviene ad un tratto della cavità dove le pareti si presentano integre e distanti tra loro un paio di metri. Poco più avanti si nota un crollo a carico della parete occidentale. Conseguenza del crollo è la formazione di una sala ad un livello superiore, per raggiungere occore risalire il fronte del materiale franato superando un salto di 6 m su blocchi instabili. Dalla sala si segue per 25 m un ripido pendio di materiale incoerente. Successivamente si può seguire ancora per 75 m la frattura che si presenta nuovamente integra ed in graduale restringimento sino ad occludersi. Il pavimento è qui costituito da lava a superficie scoriacea frammentaria. Nel tratto terminale della grotta la frattura eruttiva è percorribile su due livelli diversi. in quello inferiore vi sono in alcuni punti degli accumuli di fine sabbia vulcanica; si possono inoltre osservare lamine di lava accartocciate con formazione di rotoli. Frequenti anche i punti dove lastroni distaccatisi dalla parete ingombrano il passaggio.

Bibliografia:  Brydone P.,1773; Ferrara F.,1793; Recupero, 1815; Ferrara F.,1818; Alessi G.,1824-1832; Gemmellaro C.,1858; Miceli F.,1933; Brunelli F., Scammacca B.,1975

Iconografia: