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Si CT 229: Grotta dei Tunnel

Si CT 229: Grotta dei Tunnel
 

Sinonimi:  
Comune:  Randazzo
Località:  Sciara del Follone
I.G.M.:  262 III NO M. Etna Nord (1969)
Latitudine N:  
Longitudine W:  
U.T.M.:  
Quota:  1755
G.P.S. (geo):  
G.P.S. (utm):  33 S 499040 4185579
Sviluppo:  456
Dislivello:  20
Idrologia:  Stillicidio
Percorribilità:  
Andamento:  
Terreno:  Lave del 1614-24



Itinerario:  La Grotta dei Tunnel si trova fuori dai sentieri frequentati del versante nord dell'Etna, per raggiungerla occorre avvalersi di un GPS che consentirà di localizzarne l'ingresso. L'avvicinamento dal centro abitato di Randazzo è agevole sino alle Case Pirao, struttura storica riattata dal Parco dell'Etna, posta all'ingresso della Pista Forestale Altomontana Saletti . Lasciate le Case Pirao si procede a piedi su carrareccia sino al bivacco di Monte Santa Maria dove attraversata la radura alle spalle del bivacco e una piccola faggeta si raggiungono le digitazioni di alcune colate. Da questo punto in poi il GPS è utile per localizzare l'ingresso della grotta che è all'interno di un cumolo di blocchi ed è esposto a sud. Dal bivacco di Monte Santa Maria occorre circa un ora prima di raggiungere la zona della grotta. Per l'accesso con automezzi, sino al bivacco di Monte Santa Maria bisogna ottenere il permesso del Parco dell'Etna e dell'Ispettorato Dipartimentale delle Foreste di Catania.

Descrizione:  La Grotta dei Tunnel è una classica cavità etnea di scorrimento lavico, caratterizzata dalla complessa struttura di gallerie e cunicoli che raggiunge uno sviluppo planimetrico di 456 m con un dislivello di oltre 20 m. Dall'ingresso costituito da un crollo della volta, utile una scaletta da 5 metri, si accede ad un piccolo disimpegno dal quale partono cinque gallerie dalle diverse morfologie. Quattro di queste sono orientate da sud a nordovest e diventano dopo poco stretti diverticoli. Il loro sviluppo planimetrico va da pochi metri ad oltre 60 per quella orientata verso nordovest. Questi ambienti della grotta sono tutti piuttosto angusti e il pavimento è costituito da lave scoriacee molto acuminate. Una quinta galleria si sviluppa invece in direzione sudest e costituisce il ramo principale della grotta. Quest'ultima galleria è di notevoli dimensioni ed è caratterizzata da numerose gallerie secondarie che si sviluppano sia verso nord che verso nordovest. Il raccordo tra le gallerie secondarie e la galleria principale è spesso caratterizzato da modesti dislivelli dove la colata assume le consuete morfologie a cascata. Il pavimento delle galleria principale è costituito da lave a superficie unita spesso arricchito dalla presenza di lave a corda, la volta invece è ricca di fenomeni di rifusione. Diversa è la morfologia dei cunicoli tutti caratterizzati da un pavimento scoriaceo e dalle cospicue pendenze. La volta della galleria principale consente la postura eretta per tutto il suo sviluppo planimetrico, le gallerie secondarie e i cunicoli invece costringono costantemente la progressione a carponi o strisciando con conseguenze non proprio piacevoli per l'abbigliamento dell'esploratore. Estremamente interessanti sono i cunicoli che si originano dal primo tratto della galleria principale uno dei quali si raccorda con un altro creando una inusuale confluenza. Lo sviluppo di questi cunicoli avviene su vari livelli e spesso si incrociano su piani quotati differenti così come evidenziato dalla restituzione planimetrica del rilievo topografico. All'interno della grotta, molto bel conservata, non si sono osservate forme viventi di macrodimensioni ne residui organici.

Bibliografia:  

Iconografia: